IPERIDROSI: SUDORAZIONE ECCESSIVA DI MANI, PIEDI, ASCELLE E VISO
INTRODUZIONE ANATOMICA
La ghiandola sudoripara è la struttura responsabile della produzione del sudore. Il nostro corpo possiede dalle 2.000 alle 3.000 ghiandole deputate alla produzione del sudore. Le ghiandole sudoripare possono essere di tipo:
- ECCRINE
- APOCRINE
Le ghiandole sudoripare ECCRINE sono disseminate su tutta la cute, ma con una densità maggiore in alcune aree (cuoio capelluto, fronte, guance, cavo ascellare eregioni palmo-plantari), secernono il sudore direttamente sulla superficie cutanea e sono implicate nella termoregolazione e nella idratazione corporea. Il sudore eccrino è composto prevalentemente da acqua ed è il maggiore responsabile dell'iperidrosi.
Le ghiandole sudoripare APOCRINE sono localizzate in particolari distretti (ascella, inguine, areola mammaria, regione perianale), riversano il secreto all’interno dell’unità pilo-sebacea. Il sudore apocrino viene secreto in quantità minime e ho un ruolo marginale nel fenomeno dell’iperidrosi.
SECREZIONE DEL SUDORE
La secrezione del sudore è regolata dal sistema neurovegetativo (simpatico e parasimpatico), subordinato a sua volta al centro di regolazione della temperatura corporea, situato nell’IPOTALAMO. Le informazioni provenienti dai termocettori periferici arrivano all’ipotalamo, dal quale, successivamente, ripartono gli impulsi nervosi diretti alla cute per gli aggiustamenti della temperatura.
In particolare le terminazioni nervose che innervano le ghiandole sudoripare eccrine utilizzano come neurotrasmettitore principale l’acetilcolina, mentre le terminazioni nervose che innervano le ghiandole sudoripare apocrine utilizzano prevalentemente l’adrenalina. Questa è una differenza fondamentale soprattutto per l’approccio terapeutico con la tossina botulinica di tipo A che agisce solo sulle ghiandole eccrine e non su quelle apocrine.
A temperatura ambiente, l’attività delle ghiandole sudoripare eccrine si svolge in modo inapparente (perspiratio insensibilis), divenendo apparente (sudorazione vera e propria) per l’ azione di svariati fattori fisici, chimici, nervosi e psichici. La sudorazione infine rappresenta anche un’importante via di escrezione per l’organismo supportando in ciò l’emuntorio renale; essa inoltre partecipa con la componente acquosa, alla formazione del film idrolipidico.
La secrezione di sudore è discontinua, con un ritmo periodico. Il calore, per esempio, è responsabile della sudorazione alla fronte, al collo, al dorso, al torace e al dorso delle mani; stimoli sensoriali ed emozionali determinano, invece, secrezione intensa ai lati del tronco, alle ascelle, al palmo delle mani e alla pianta dei piedi. La quantità di sudore secreta nelle 24 ore è variabile potendo raggiungere in casi estremi anche 10-12 litri.
IPERIDROSI
L’ iperidrosi viene definita come un’eccessiva produzione di sudore rispetto alla quantità necessaria per mantenere una adeguata temperatura corporea (disturbo cronico quantitativo della sudorazione).
Si definisce bromidrosi l’iperidrosi associata ad un odore intenso ed acre. Essa si maniofesta con presenza di un odore corporeo spiacevole dovuto alla presenza di secrezioni apocrine ed eccrine in associazione a decomposizione batterica del sudore.
Spesso in ambito medico questa condizione viene minimizzata o trascurata.
L’iperidrosi può essere primitiva (idiopatica) o secondaria.
IPERIDROSI IDIOPATICA
L’iperidrosi idiopatica è molto più frequente di quella secondaria ed è strettamente legata alla sfera emotiva. Ansia e nervosismo possono aggravare o scatenare l’iperidrosi. Generalmente si manifesta a 20 - 30 anni di età, può essere familiare e si protrae per tutta la vita. Colpisce in ugual misura entrambi i sessi, provocando imbarazzo, condizionamenti nella scelta della professione, difficoltà nelle relazioni sociali e perdita dell’ autostima. Alcuni studi hanno dimostrato come i pazienti affetti da iperidrosi abbiano una soglia di sopportazione agli stimoli emotivi inferiore rispetto alla norma. Tale soglia è così bassa che, a volte, sono sufficienti le normali attività quotidiane a provocare una continua produzione di sudore. Quindi se l’iperidrosi è percepita dal paziente come una situazione imbarazzante, si viene a creare un circolo vizioso (sudore-stress-sudore) che peggiora il quadro clinico. Si è notato che, in mancanza di stress psico-emotivi, come accade ad esempio durante il sonno, la sudorazione risulta assente o minima. L'iperidrosi idiopatica è causa di disagio nelle relazioni sociali, depressione ed insicurezza, frustrazione nelle attività quotidiane, condizionamenti nella sfera sessuale, formazioni di aloni sui vestiti, detersione più volte al giorno, frequenti cambi d’abito (2 o più volte al dì), disagio nel “dare la mano”, difficoltà nel maneggiare materiali quali carta o metalli e maggiore usura delle calzature.
L'iperidrosi si può associare ad alcune complicanze dermatologiche quali: intertrigine, verruche, cheratolisi punctata, disidrosi e dermatite allergica da contatto.
Le cause dell'iperidrosi primitiva sono poco conosciute sebbene si pensi siano associate ad una iperstimolazione del sistema nervoso autonomo.
Le iperidrosi idiopatiche focali sono forme di iperidrosi che si localizzano nelle sedi in cui la sudorazione è indotta da stimoli emotivi. Generalmente sono simmetriche e possono interessare le ascelle, le piante dei piadi e il palmo delle mani. Le differenti forme si possono manifestare simultaneamente o in combinazioni differenti.
Iperidrosi ascellare (chiazze sugli abiti e odore sgradevole)
È il tipo più comune di iperidrosi. Esso è fonte di imbarazzo sia per il prodursi di chiazze umide sugli abiti nella zona ascellare sia per il tipico odore sgradevole. Il trattamento delle ascelle con tossina botulinica è rapido ed efficace. La risposta è costante e completa senza eccezioni, (eccetto i pazienti con produzione naturale di anticorpi antitossina).
Iperidrosi palmare e plantare (mani e piedi umidi e freddi)
È la forma piu' imbarazzante di iperidrosi. Le mani infatti sono la parte del corpo che piu' facilmente entra in contatto con gli altri individui. In casi estremi chi soffre di questo problema arriva a evitare il contatto diretto con le altre persone per l’imbarazzo di dover stringere la mano !! Il problema diventa critico nel periodo estivo.
IPERIDROSI SECONDARIA
L’iperidrosi secondaria può essere causata da numerose patologie e può manifestarsi in forma localizzata o generalizzata. Esistono alcune rare sindromi dermatologiche correlate ad iperidrosi secondaria.
L'iperidrosi secondaria generalizzata può essere causata da: malattie febbrili, farmaci e sostanze stupefacenti, disordini endocrini e metabolici, malattia di Hodgki, carcinoide, menopausa, gotta, patologie neurologiche, ipertiroidismo e tireotossicosi, diabete mellito, acromegalia, feocromocitoma, crisi di astinenza in soggetti etilisti e tossico-dipendenti, Morfina, Acetaminofene, Pilocarpina (stimolante colinergico diretto), Fisostigmina (stimolante colinergico indiretto-inibitore acetilcolinesterasi), Neostigmina (stimolante colinergico indiretto-inibitore acetilcolinesterasi)
L'iperidrosi secondaria localizzata può essere di tipo: iperidrosi gustativa, nevo sebaceo, encefalite, amartoma eccrino, siringomielia, mixedema pretibiale, herpes zoster, tumore glomico.
Sono forme rare di iperidrosi secondaria localizzata le seguenti sindromi:
Sindrome di Ross: anidrosi segmentale progressiva con aree di iperidrosi compensatoria, riduzione dei riflessi osteo-tendinei e pupillari alla luce
Sindrome di Frey: complicanza di interventi a livello della loggia parotidea (iperemia ed iperidrosi). Clicca qui per avere ulteriori informazioni du questa sindrome
Sindrome di Arlecchino: sudorazione asimmetrica e vasodilatazione del volto
Le cause dell'iperidrosi secondaria sono da ricercarsi in altre patologie quali disordini metabolici, malattie febbrili, farmaci, etc ed il cui trattamento consiste nel rimuovere la causa scatenante.
TERAPIA DELL'IPERIDROSI
La tossina botulinica è attualmente il miglior trattamento per questa patologia. Esso è rapido ed efficace e dà una risposta è costante e completa senza eccezioni, (eccetto i pazienti con produzione naturale di anticorpi antitossina).
La tossina botulinica di tipo A e' in grado di inibire le ghiandole sudoripare in modo da ridurre l’eccessiva sudorazione. Le ghiandole sudoripare non vengono distrutte ma solamente inibite nella loro funzione in maniera prolungata (produzione eccessiva di sudore) per circa 10-12 mesi.
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In letteratura sono descritti altri tipi di trattamenti, medici o chirurgici, che mirano a limitare o risolvere questo problema. A oggi l'unico trattamento che è allo stesso tempo semplice, sicuro ed efficace rimane la tossina botulinica. Vediamone alcuni:
- gli antitraspiranti sono sicuri e semplici, ma molto poco efficaci;
- la ionoforesi è sicura e poco efficace, e molto poco praticata;
- i farmaci anticolinergici orali hanno importanti effetti collaterali dannosi che interessanto tutto l'organismo
- terapia chirurgica invasiva. L'ablazione chirurgica del tessuto ghiandolare si può effettuare solo a livello ascellare mentre è impossibile a livello palmare, plantare e facciale. La simpaticectomia transtoracica endoscopica presenta come complicanze possibile il pneumotorace e l'iperidrosi compensatoria (eliminando l'innervazione delle ghiandole sudoripare si può osservare un forte aumento della sudorazione nelle ghiandole sudoripare residue).