Secondo l’articolo 1 della legge n. 713 vengono definiti cosmetici:
”le sostanze e le preparazioni, diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide,sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l'aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato”
Cosmetici: prodotti per l’igiene e la bellezza del corpo
Cosmeceutici: prodotti per uso topico dotati di una valenza terapeutica In Italia la produzione e la vendita di prodotti cosmetici è disciplinata dalla Legge 11 ottobre 1986, n. 713.
La legge 11 ottobre 1986, n. 713 indica:
- Composizione dei prodotti cosmetici
- Comprende la lista delle sostanze ammesse, sostanze non ammesse e sostanze ammesse con limitazioni quali conservanti, filtri solari, ecc.);
- Presentazione (etichettatura, confezionamento ed ogni altra forma di rappresentazione esterna del prodotto)
Sulla confezione o in etichetta o nel foglio illustrativo deve essere indicato :
- Il nome o la ragione sociale e la sede legale del produttore o del responsabile dell’immissione sul mercato del prodotto cosmetico;
- il contenuto nominale (obbligatoriamente in italiano);
- le precauzioni d’impiego (obbligatoriamente in italiano sulla confezione o su foglio o fascetta allegati);
- il lotto di fabbricazione;
- il Paese d’origine per i prodotti fabbricati in paesi extra UE;
- la funzione del prodotto (obbligatoriamente in italiano);
- l’elenco degli ingredienti (può essere riportato anche solo sull’imballaggio esterno del prodotto);
- la data di durata minima, se inferiore a trenta mesi, o la validità post apertura se la data di scadenza del prodotto integro è superiore ai trenta mesi, (obbligatoriamente in italiano). Per i prodotti con durata minima superiore a trenta mesi deve essere riportata un'indicazione relativa al periodo di tempo in cui il prodotto, una volta aperto, può essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore, preceduta dal simbolo rappresentante un barattolo di crema aperto. Tale periodo viene definito PaO, acronimo di Period After Opening .
- Adempimenti necessari per avviare la produzione, la vendita o l’importazione di prodotti cosmetici.
La denominazione INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients)
La composizione qualitativa del prodotto preceduto dalla parola “ingredienti” o “ingredients” indica l'elenco degli ingredienti cosmetici, espresso secondo nomenclatura standard, deve essere obbligatoriamente indicata sulla confezione di ogni cosmetico immesso sul mercato.
Gli ingredienti devono essere elencati in ordine decrescente di peso al momento dell’incorporazione. Questa regola vale per le sostanze che raggiungono concentrazioni superiori o uguali all’1%. Gli ingredienti che sono presenti in percentuale inferiore al’1%, invece, possono esseri indicati in ordine sparso.
Le denominazioni degli ingredienti sono riportate usando un codice internazionale, detto INCI (International Nomenclature for Cosmetic Ingredients).
Secondo l'INCI devono essere usati:
- Termini in inglese, simili alla terminologia CTFA (Cosmetic and Toiletries Fragrance Assosiation) utilizzata negli USA.
- Termini in latino, che si riferiscono ai nomi botanici dei fitoestratti in riferimento ai composti naturali non elaborati chimicamente e agli ingredienti presenti in farmacopea;
- Numerazione secondo il Colour Index per i coloranti e i pigmenti, eccezion fatta per i coloranti utilizzati nelle tinture a ossidazione (scritti con il nome chimico) o nel caso in cui il composto non abbia funzione di conferire colore. Es: il biossido di titanio utilizzato come pigmento bianco sarà presente nell’INCI come CI 77891, mentre sarà Titanium Bioxide se utilizzato come filtro solare fisico;
- Nomi di fantasia seguiti da un numero per alcune classi di prodotti, secondo le indicazioni CTFA .
Profumi
Alcune sostanze odorose utilizzate per conferire profumazione al cosmetico hanno particolare potere allergizzante, per questo la commissione europea ha stilato una lista di 26 sostanze che, se presenti in concentrazione superiore a 0,001% per i prodotti senza risciacquo e 0,01% per i prodotti con risciacquo, vanno esplicitate in etichetta, e non possono rientrare nella dicitura Parfum.
Sono: Alpha Isomethyl Ionone, Coumarin, Amyl Cinnamal, Eugenol, Amylcinnamyl Alcohol, Farnesol
Anise Alcohol , Geraniol, Benzyl Alcohol , Hexyl cinnamal, Benzyl Benzoate, Hydroxycitronellal, Benzyl Cinnamate, Hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde, Benzyl Salicylate, Isoeugenol
Butylphenyl Methylpropional , Limonene, Cinnamal, Linalool, Cinnamyl Alcohol, Methyl-2-octynoate
Citral, Evernia prunastri (oak moss), Citronellol, Evernia furfuracea (tree moss)
Sperimentazione sugli animali
La 2003/15/CE, recepita nel nostro ordinamento con il decreto legislativo n. 50/2005, modifica la Legge 713/86 riguardo la sperimentazione sugli animali. Tale modifica è volta alla graduale soppressione della stessa. Le nuove disposizioni in materia vietano di sperimentare i prodotti cosmetici finiti e gli ingredienti cosmetici sugli animali (divieto di sperimentazione) e di immettere sul mercato comunitario prodotti cosmetici finiti e ingredienti, presenti nei prodotti cosmetici, che sono stati sperimentati su animali (divieto di commercializzazione).
L’entrata in vigore del divieto non è ancorata ad una data prestabilita, si tratta di un divieto che troverà attuazione in via graduale, e sarà definitiva allorquando siano stati convalidati ed adottati a livello comunitario dei metodi alternativi alla sperimentazione animale.
COMPOSIZIONE GENERALE DEI COSMETICI
Materie prime utilizzate in cosmetologia
Per capire meglio come è fatto un cosmetico è necessario valutare e conoscere le sostanze che lo costituiscono. Gli ingredienti, in gergo definiti materie prime, che compongono un cosmetico sono molteplici (oltre 13000 sostanze), ma possono essere ricondotti a poche classi principali:
INGREDIENTI DI BASE: sostanze che costituiscono la massa di un prodotto
ACQUA + LIPIDI + TENSIOATTIVI
LIPIDI
Determinano gran parte delle caratteristiche cosmetiche di una formulazione
- Naturali
- Sintetici
- Oli
- Burri
- Cere
- Vegetali (olio d’oliva, burro di karitè)
- Animali (lanolina, cera d’api)
- Minerali (vasellina, olio di silicone)
TENSIOATTIVI
Materie prime tra le più importanti nella composizione di un cosmetico.
Agiscono abbassando la tensione superficiale e interfacciale e rendendo possibili le seguenti azioni:
- Emulsionante (latti, creme)
- Detergente (saponi)
- Schiumogena
- Bagnante - umidificante
- Solubilizzante
SOSTANZE FUNZIONALI: sostanze che determinano la funzione di un prodotto (Acidificante, Emolliente, Lenitiva, Idratante (umettante o Filmogena), Protettiva, Seboregolatrice)
Possono essere: Estratti Vegetali, Oli Essenziali, Ceramidi, Acido Ialuronico, Collagene Vitamine, Alfaidrossiacidi
ADDITIVI: sostanze che migliorano l’aspetto, la sicurezza o la tecnica di un prodotto danno : Sicurezza, Gradevolezza, Protezione
Sono: Conservanti, Coloranti, Profumanti, Antiossidanti, Sequestranti O Chelanti
MACROMOLECOLE
.. alcuni esempi di macromolecole utilizzate in cosmesi:
Acido Ialuronico
Nome inci: Sodium Hyaluronate
L'Acido Ialuronico è uno zucchero con la proprietà di legata grandi volumi d’acqua: 1 grammo di acido ialuronico e in grado di
riempire un volume di ben 3 litri d’acqua.
IMPORTANTE: il suo alto peso molecolare (molecola molto grande) gli impedisce (se contenuto in un cosmetico) di attraversare
l’epidermide per arrivare al derma dove svolge la sua naturale azione di sostegno per le cellule.
L'acido ialuronico può svolgere questa funzione solo se viene iniettato attraverso un ago (filler e/o biorivitalizzazione).
Cosmesi e Acido Ialuronico
Quando usato come cosmetico (crema) ha solo una azione idratante superficiale /azione filmogena) ovvero rende la cheratina più flessibile ed elastica.
Tale azione filmogena consente di idratare ampie superfici di pelle con azione prolungata di 6-8 ore.
Collagene
Nome inci: Collagen
E' una proteina ad alto peso molecolare (non attraversa lo strato corneo).
Gli amminoacidi che la costituiscono sono sopratutto la glicina (Gly), la prolina (Pro) e l'idrossiprolina (Hyp);
Inoltre per la formazione del collagene è necessaria la vitamina C.
IMPORTANTE: il suo alto peso molecolare (molecola molto grande) gli impedisce (se contenuto in un cosmetico) di attraversare l’epidermide per arrivare al derma dove svolge la sua naturale azione di sostegno per le cellule.
Cosmesi e Collagene
Nelle formulazioni cosmetiche viene di solito usato per le sue proprietà umettanti (idratanti). Inoltre forma un film sulla pelle che maschera le imperfezioni cutanee dando una sensazione di pelle liscia.
E' possibile stimolare il proprio corpo alla produzione di collagene assumendo amminoacidi precursori (glicina (Gly), la prolina (Pro) e l'idrossiprolina (Hyp)) o per via orale oppure per via iniezione locale (biostimolazione).
Alfa idrossiacidi.
Gli alfa idrossiacidi che sono acidi organici tra i quali ricordiamo:
- l'acido glicolico (originato dalla fermentazione della canna da zucchero),
- l'acido citrico (contenuto negli agrumi),
- l'acido lattico (prodotto dal latte inacidito),
- l'acido tartarico (originato dal vino invecchiato),
- l'acido malico (originato dalla fermentazione delle mele),
- l'acido mandelico (contenuto nelle mandorle amare);
Cosmesi e alfa idrossiacidi
In genere contenuti in basse concentrazioni favoriscono l'assorbimento di acqua negli strati superficiali, riducono la coesione dei corneociti dello strato corneo, aumento dell’idratazione e del turnover cellulare, normalizzano la secrezione sebacea le cheratosi e la iperpigmentazione (macchie).
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